Le patologie oncologiche causano spesso problematiche secondarie. Queste ultime sono trattabili a livello fisioterapico per ottimizzare la qualità di vita del paziente, limitando al minimo la disabilità fisica e i deficit funzionali che possono comparire a seguito del tumore, quali:
- cicatrici o aderenze fibrose, in seguito ad interventi;
- rigidità capsulari per pazienti che hanno eseguito ricostruzione con espansore o protesi mammaria;
- rigidità per pazienti che ricevono radioterapia;
- edemi mammari, pettorali, dorsali o degli arti inferiori;
- difficoltà nell’elevazione degli arti superiori;
- difficoltà nell’esecuzione di movimenti con muscoli facciali;
- “fatigue” oncologica, ovvero stanchezza fisica con la necessità di riallenamento;
- incontinenza in seguito a cistectomia o prostatectomia.
Il fisioterapista insieme al paziente stabilisce le priorità terapeutiche e gli obiettivi da raggiungere.