Il programma riabilitativo di un paziente amputato rappresenta il mezzo con cui il paziente, prendendo consapevolezza della sua nuova condizione, impara ad usare al meglio le proprie funzionalità residue utilizzando nuove strategie motorie per migliorare la sua autonomia.

Il trattamento pre-protesico dev’essere iniziato il più precocemente possibile, dopo l’intervento per prevenire contratture muscolari, insegnare al paziente come effettuare gli spostamenti in autonomia (girarsi nel letto, trasferimento letto- carrozzina e carrozzina-wc) e per preparare il moncone alla successiva protesizzazione. Questa fase riabilitativa è inoltre utile per arrivare alla fase successiva del programma riabilitativo nelle condizioni ottimali (sia fisiche che psicologiche).

La fase protesica invece rappresenta il percorso di addestramento all’utilizzo della protesi che varia in funzione degli obiettivi preposti con il terapista. Abitualmente, i due obiettivi prioritari sono: l’abitudine alla protesi ed il riallenamento allo sforzo.

Il paziente dovrà quindi prendere confidenza con la protesi, imparando ad indossarla ed a gestirla autonomamente. Sarà anche importante eseguire esercizi specifici in statica per favorire il ripristino del corretto centro di gravità deviato verso l’arto residuo in seguito all’ablazione. Quando il paziente avrà raggiunto un valido equilibrio sarà possibile iniziare gli esercizi in dinamica, attraverso questi sarà possibile raggiungere la modalità di deambulazione più consona per il paziente.

Una volta ritenuto concluso il trattamento riabilitativo, ci si dovrà occupare del reinserimento del paziente nella vita di tutti i giorni, valutando le modifiche da apportare all’ambiente di residenza al fine di abbattere le barriere architettoniche presenti e favorendo la sua partecipazione alle attività che praticava prima dell’amputazione.

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